Il tempo clemente ha consentito che la gente sostasse tranquilla, nuvole poche, temperatura gradevole. La giostra di tipo barocco attira i bambini. Non tutti: molti ballano al ritmo della musica suonata dalla Band davanti alla Casa del Disco. Cioè. La interpretano. Ci sono anch’io, Ione, questa volta comodamente seduta sotto gli ombrelloni che la volta precedente grondavano acqua. Così ascolto, ed osservo. La Band si trova a proprio agio, la temperatura è perfetta perché la voce di Mauro esca limpida; egli ed i musicisti sono tutt’uno, calati nella presentazione del nuovo CD, Emerson Lake & Palmer Tribute Project… Il pubblico è nutrito ed attento, tranne alcune signore che attraversano altére e piuttosto ridicole la Piazza del Podestà di Varese, caracollando sul lastricato con tacchi e zeppe vertiginosi di calzature vistose e coloratissime. Noncuranti dei musicisti, e perfino dei propri bambini che le seguono come paggetti, e volentieri si fermerebbero per ascoltare la Band, se queste signore perdessero il senso dell’equilibrio travolgendo le proprie creature? Tragico e comico; purtroppo, la musica, l’arte, non scalfiscono chi rimane sempre e comunque schiavo del desiderio smodato di sentirsi ammirato, di comunicare… a modo proprio! Ione, cioè io, osservo ed ascolto la Band, la gente, ed i bimbi, quelli liberi dalle povere madri sui trampoli. Quelli che stanno seduti attentissimi sui gradini del monumento al Garibaldino centrale alla Piazza, quelli che ballano sui lastroni e sul porfido. Io, Ione, giunta piuttosto amareggiata dopo il ‘bidone’ ricevuto da parte di un invitato, appassionato di musica classica, gran personaggio che contavo di condurre alla presentazione, sto seduta, e partecipo; sola, all’inizio, poi, vengo coinvolta da quella musica e mi rassereno… osservo i bimbi che ascoltano, insieme ascoltiamo la Band. Quei bimbi sono la vera cartina al tornasole, il metro con cui misurare l’impatto dell’emozione che gli artisti sanno trasmettere. Un bimbetto è adorabile, saltella sui lastroni rosati e sul porfido appena più scuro vicinissimo ai piedi dei musicisti, stregato dalla loro musica. Il bimbetto non saltella a casaccio: tutto il suo essere, gli occhi, i riccioli, la maglietta extra large, i calzoncini tipo pigiama si animano, assecondando le note. Quel bimbetto è una piccola ‘etoile’, capta ed interpreta la musica, connaturata alle corde profonde di ciascuno di noi. La grande passione che gli artisti trasmettono è anche la sua: non si tratta di un divertimento, ma della danza di chi ricerca la sottile melodia che ci dovrebbe accompagnare ogni giorno. Io, Ione, vorrei tornare bambina. E danzare, libera, sull’onda dell’energia della musica eseguita ed interpretata dalla Band di Mauro Aimetti, basso chitarra e vox, Oscar Abelli, batteria e percussioni, Larry Ceroni, piano. Il fotografo, Salvatore Arcadu, scatta foto in continuazione, ai musicisti, agli intervenuti,e, cogliendo il mio invito, ai bambini, i meravigliosi folletti della magìa che viene creata nella Piazza del Podestà di Varese, il 21 di luglio, dalle ore 18. Allego alcune foto, della Band in opera, dei bimbi seduti sui gradini e di un bimbetto analogo a quello descritto. Vicino a me siede un intenditore, ‘fan’ affezionato di Mauro. Nelle pause, egli mi promette che mi informerà circa il percorso della Band, dei suoi concerti, sul significato della musica rock e della profonda trasformazione che tramite lei ha avuto luogo dopo il ‘68. Alla fine, grata dell’input, mi sono informata da sola , e da neofita a chi vorrà leggere, ho dedotto alcuni passi da internet, desiderosa di tradurli a chi, come me, volesse ampliare il proprio campo di conoscenze. E’ peccato assistere ad un’opera d’arte impreparati, ma è ancora peggio assistervi senza poi addottorarsi su cosa essa significhi in un contesto di largo respiro: il connubio emozione e cultura è indispensabile per chi non si limita a caracollare su improbabili trampoli. I bambini ci sono maestri, e glielo si deve. O no? Dunque, in breve, colgo alcune frasi dalla ricerca che ho effettuato in Internet. Il 9 giugno 2007 nella basilica consacrata di Lorenteggio… per la prima volta dopo la Messa, un gruppo Rock suona in un luogo sacro un tributo a Emerson, Lake & Palmer… la Chiesa… è gremita anche di fans storici che videro Elp nel maggio 1973 al Velodromo Vigorelli di Milano, che escono entusiasti dal concerto dicendo che il tributo… è perfetto nei suoni vintage, nell’amalgama e nella voce che ricorda molto Greg Lake nel suo splendore degli anni ’70 … una chicca: viene utilizzato anche l’organo a canne della cattedrale per il concerto. Oltre ad una serie fortunata di concerti e partecipazioni ai festival in Italia… Elp Tribute Project si imbarca in un Tour Europeo… la Band ripercorre le stesse nazioni che videro i veri Elp protagonisti… Holland, Germany, Belgium, Netherlands, Switzerland… Il Tour si chiude nel 2009 a Varese, nell’ottobre la Band viene invitata dall’orchestra sinfonica di Amburgo, nel 2010 il gruppo si imbarca nel suo primo U.S. Tour suonando in lungo ed in largo sulla East Coast per poi approdare al prestigioso BB King Blues Club a NYC nel cuore di Times Square; nel maggio 2011 parte dalla Germania il nuovo Tour Europeo… Sulla musica Rock non basterebbe un’enciclopedia, anche virtuale, mi limito a ricordare che ‘gli anni ottanta si differenziano in maniera considerevole dal passato. Il Rock raggiunge un’apoteosi negli anni settanta, per poi subire un’involuzione che dura ancor oggi. Sintomatica è la frase di Sting al proposito: “ il rock è morto”. Sono gli anni della nascita… dell’edonismo diventato uno stile di vita, del predominio dell’immagine… anni che vedono l’esplosione di altri fenomeni musicali… il Rock è ancora in evoluzione, in trasformazione… nel corso della prima decade del nuovo millennio l’avvento di internet provoca una rivoluzione epocale… musicisti contemporanei e grandi mostri sacri della musica si lanciano in tour interminabili in giro per il mondo… il successo di un artista in questo periodo sta nel riuscire a catalizzare l’attenzione delle varie masse in un unico bacino di utenza… E qui termino, spero sia sufficiente ad avere trasmesso a mia volta l’input che mi è stato trasmesso. Io, Ione, so che Mauro e la Band questa sera hanno davvero catalizzato l’attenzione di tutti… piccioni compresi! Alle 20, la presentazione è terminata. Non mi resta che sperare in una prossima volta, non troppo lontana nel tempo… Grazie, Mauro, Oscar e Larry. Ione

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